Senso e Vuoto

Viviamo in un’epoca dove tutto ha un prezzo, ma quasi niente ha più un senso.

Le nostre giornate sono piene.
Piene di impegni, notifiche, compiti, obblighi.
Piene di parole, immagini, stimoli.
Ma dentro… spesso c’è il vuoto.

Non è depressione. Non è apatia.
È disconnessione dal significato.

Ci alziamo e facciamo. Sempre. Ma non sappiamo più perché.
Cosa stiamo cercando davvero?

Rincorriamo obiettivi che non ci appartengono.
Seguiamo modelli di successo costruiti da altri.
Ci sforziamo di arrivare… da qualche parte… ma dove?

Abbiamo confuso la direzione con la velocità.
Corriamo, sì. Ma spesso nella direzione sbagliata.

Il vuoto che sentiamo non viene dalla mancanza di cose.
Ma dalla mancanza di significato.

Ci hanno insegnato che siamo qui per fare, produrre, dimostrare, possedere.
Ma raramente ci chiediamo:
Perché? Per chi? A che scopo?

Ti sei mai fermato davvero?
Hai mai ascoltato quel silenzio che emerge quando spegni tutto?
Quando non lavori, non rispondi, non scappi?

Lì, in quel vuoto, forse trovi qualcosa.
Un sentore. Un’eco.
Qualcosa che somiglia a una verità scomoda, ma vitale:
non sei nato per essere una rotella nel meccanismo.

Il senso non è fuori da te.
Non è nel ruolo. Né nello status. Né nella carriera.

Il senso si costruisce.
Si coltiva.
Si sente.

E per sentirlo, bisogna avere il coraggio di attraversare quel vuoto.
Non riempirlo a tutti i costi.
Non soffocarlo con il rumore.

Viviamo in un mondo che teme il silenzio perché nel silenzio… emergono le vere domande.
Quelle senza risposta preconfezionata.

Chi sono davvero?
Cosa mi fa sentire vivo?
Cosa resta di me, quando tolgo tutto il resto?

Sono domande che non si vendono.
Non fanno audience.
Non generano profitto.

Ed è per questo che sono le uniche che contano.

Nel vuoto, il mondo si fa nudo.
E forse per la prima volta, anche tu.

Ed è lì che, inaspettatamente, qualcosa nasce.
Una scintilla. Un’intuizione.
Una piccola verità che ti guida, silenziosa, nella notte del rumore.

Il vuoto non è il contrario del senso.
È la sua soglia.

Solo chi attraversa il vuoto, può davvero sentire.



Tags:


Comments

2 risposte a “Senso e Vuoto”

  1. Avatar @desire760

    Solo quando ci si sente appagati scompare il vuoto, ma preesiste perché appena s’incorre in una piccola incongruenza riappare il vuoto quel mostro silenzioso mai appagato che ci fa star male.
    Siamo particelle di un ingranaggio che assorbe l’ energia ,la nostra energia vitale perché la realtà non è altro che un vampiro vorace che succe ogni piccola vibrazione che solletica la nostra Essenza .Se non si vuole perire nel nulla non dobbiamo farci fagocitare da quel senso di vuoto che stabilmente ci aspetta al varco.
    Tutti abbiamo un suono che parte dal nostro essere, non tutti sono capaci di ascoltare quelle vibrazioni ,a volte per stanchezza e spesso per distrazione che non ci si accorge che stiamo vivendo una vita che molte volte è una svolta nel nulla.
    Bisogna avere uno scopo, bisogna avere attenzione alla nostra Essenza e guidarla verso ciò ch’è quel traguardo che si varca quando presa coscienza ci incamminiamo verso il baratro, ma poi invertiamo la rotta per scegliere il coraggio e la lotta . Così si va avanti anche se siamo consapevoli che ad ogni caduta bisogna rialzarci , silenziosi e guardinghi perché serve un’ attenzione particolare che ci deve fare sentire la nostra umanità che spesso vacilla.
    Ciao IGS🙋🏻🫶🏻

    1. Avatar IGS

      È proprio così. Sei una guerriera silenziosa in piena regola. Riesci a lasciare tracce di poesia anche in una risposta discorsiva. Tenere sempre il timone orientato sulla nostra essenza impedisce di prendere rotte effimere, vuote. Ed è proprio questo che esalta il senso. Grazie Desirè.

Rispondi a @desire760 Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *