Non è il potere che ci comanda. Siamo noi che lo rendiamo possibile. Ogni paura, ogni dubbio, ogni ‘non posso’ è una firma in calce alla nostra stessa prigione.

Perché non siamo liberi? Perché non ci sentiamo liberi, quando lo siamo già?

Quale Dio ha mai detto che devono esistere governanti e governati? Chi ha sancito che il potere debba appartenere a pochi e che gli altri debbano obbedire? Nessuno. Nessun Dio. Solo uomini che si sono imposti, con la forza o con la paura. Uomini che hanno detto “è Dio a volere questo”, ma che non hanno mai dimostrato nulla. Solo parole, solo rumore.

Eppure… noi li legittimiamo. Ogni giorno. Non con un voto, non solo. Ma con le nostre insicurezze, con le nostre paure, con le nostre azioni quotidiane. Abbiamo paura di scegliere, paura di sbagliare, paura di essere soli. E allora lasciamo decidere altri. E loro diventano forti, sempre più forti, mentre noi diventiamo spettatori della nostra vita.

Siamo noi a rinchiuderci. Siamo noi a privarci della libertà.

La verità è questa: siamo già liberi. Adesso. Qui. Sempre.
La libertà non si conquista con la rivolta, con le armi, con la rabbia.
La vera libertà nasce nel silenzio del nostro coraggio.

Un coraggio che non viene dal rumore, ma dall’anima. Un coraggio che non si impone, ma si irradia.
Un coraggio che non cerca potere, ma rispetto.

C’è un solo limite a questa libertà: la libertà degli altri.
Un limite naturale, positivo, sano. Un limite che non è confine ma relazione. È rispetto, è equilibrio, è amore.
È Dio, se vuoi.

E tu cosa ne pensi? Parlami dei tuoi ” rumori di fondo”..se vuoi