La notte, prima dell’alba

Ti è mai successo? Proprio quando pensi di aver capito tutto, quando finalmente intravedi una via d’uscita, è allora che il mondo decide di farti a pezzi. Le certezze vacillano, le persone scompaiono, i dubbi tornano a galla come fantasmi che credevi sepolti. E ti chiedi: “Ma perché proprio ora? Perché quando ero così vicino?”

La verità è semplice e spietata: il caos non arriva per caso. Arriva perché sei arrivato troppo vicino a qualcosa che conta davvero.

È come quando, in una notte d’inverno, ti avvicini al fuoco. Più ti avvicini al calore, più il freddo alle tue spalle si fa disperato, gelido, disposto a tutto pur di riprenderti. Perché la luce non è solo conforto. È anche una minaccia; una minaccia per tutto ciò che, fino a quel momento, ti ha tenuto al sicuro nelle tenebre.

Ecco perché tutto sembra andare in pezzi proprio sul traguardo. Perché ogni verità che vale la pena di essere vissuta richiede un prezzo. E quel prezzo lo paghi con la moneta più preziosa: la tua sicurezza, le tue illusioni, tutto ciò che credevi di sapere.

Ma c’è un segreto che nessuno ti dice: quel dolore che senti, quella confusione che ti stritola, non sono la fine. Sono i dolori del parto. Perché non stai morendo, stai rinascendo.

Pensa a una madre durante il travaglio. Il dolore è così forte che il corpo le urla di fermarsi. Eppure è proprio in quel momento che sta accadendo il miracolo. È così per tutte le cose importanti. Quando pensi di non farcela più, quando ogni fibra del tuo essere grida “basta”, è lì che sta nascendo qualcosa di nuovo.

Allora respira. Stringi i denti. E ricorda: il buio si scatena con più violenza proprio quando sta per essere vinto. Le tue battaglie più dure arrivano quando la vittoria è dietro l’angolo. Non è una maledizione. È la prova che ci sei quasi.

E quando finalmente uscirai dall’altra parte, capirai. Tutto quel dolore non ti stava distruggendo. Ti stava preparando. Perché alcune verità si possono vedere solo con gli occhi pieni di lacrime. Alcune luci si raggiungono solo dopo aver attraversato il buio più nero.

E ne varrà la pena. Te lo prometto.



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Comments

2 risposte a “La notte, prima dell’alba”

  1. Avatar @desire760

    Hai descritto proprio com’ è e credo che non ci potrebbero essere altri argomenti per poter spiegare il momento in cui noi stessi ci ripartoriamo per essere più forti per ricominciare un nuovo capitolo del nostro vivere.
    Siamo capaci di farlo, ma non tutti , c’è chi si accovaccia a quello stato di prostrazione e disperazione e non riesce proprio ad avere altre aspettative , altre speranze , altri eventi che possono portare evoluzione e rivoluzione nel nostro vivere.
    Un viaggio che incomincia dal buio e continua per dipanare ombre e oscurità , ma bisogna lottare per continuare a vivere anche arrangando, ma soffermandoci all’ essenziale che dobbiamo tenere presente scacciando il superficiale che inquina e inquieta il nostro vissuto; in fondo è la capacità umana che lotta proprio per iniziare il viaggio che porta alla luce .
    La luminosa luce ch’è la vita in tutte le sue
    fantasmagoriche presenze.
    Ciao Guerriero, buona vita 🤍🙋🏻🫶🏻🙏🏻

    1. Avatar IGS

      Hai centrato un nodo cruciale: rinascere da sé stessi è un atto di forza, non un privilegio. Non tutti riescono, è vero. Alcuni rimangono schiacciati sotto il peso del dolore, altri riescono a usare quello stesso dolore come leva per risalire.
      Il buio, quando lo attraversi consapevolmente, ti mostra quanto valore può avere anche solo un frammento di luce. E da lì può iniziare il viaggio. Ma come dici tu, serve lotta, serve volontà di tagliare con il superfluo, di togliere le maschere, di restare con ciò che è essenziale. E spesso l’essenziale fa male prima di guarire.
      Le “fantasmagoriche presenze” della vita non sono solo bellezza e meraviglia, sono anche illusioni da cui liberarsi. E riconoscerle fa parte del cammino verso una luce vera, non patinata.
      Grazie per questo pensiero autentico, che va oltre e arricchisce l’articolo. IGS

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