La moda è nemica dell’uomo. Una riflessione a cuore aperto.


La moda uniforma.
Illude.
Ti dice che per essere accettato, devi seguirla.
Devi assomigliare agli altri. Devi far parte del gregge.
Uguale. Indistinguibile. Addomesticato.

E la natura, guarda caso, ci viene in soccorso. Perché in natura ogni foglia è diversa. Ogni albero ha la sua forma. Ogni animale il suo carattere.
Ma non noi. Noi, quando inseguiamo la moda, diventiamo cloni.

E infatti si chiama moda — modello, modella.
Un format da copiare.
Un’imposizione dall’esterno.
Una tendenza che deve piacere a più persone possibili.

È l’opposto della verità.
È l’opposto della consapevolezza.
È l’opposto della libertà.

Inseguire la moda significa allontanarsi da sé. Dai propri talenti. Dalle passioni vere. Dalla propria missione.
Dall’Amore. Quello con la A maiuscola.

Non sto dicendo di non vestirsi.
Sto dicendo: vestiti con dignità, ma anche con coscienza. Compra da chi conosci. Dal sarto sotto casa. Dalla piccola azienda familiare.
Riduci. Ricicla. Ricrea. Ma soprattutto: Ragiona.

Siamo noi ad alimentare la locomotiva di questi criminali.
Siamo noi a mettere il carbone.
Siamo noi a farlo ardere.
Siamo noi ad afferrare la pala, ogni giorno, e buttare carbone nel mostro che ci schiaccia.

Ma quella mano che afferra la pala, la possiamo fermare.
O quanto meno, possiamo decidere di rallentare.
È in nostro potere.
O no?

E non venite a dire che sono discorsi da complottista, superficiali, populisti, perché quella è la foglia di fico con cui vi coprite gli occhi.
Questa verità è sotto il nostro naso, ogni fottutissimo giorno.
Ma serve il coraggio di guardarla.

E no, non servono discorsoni, né filosofie da quattro soldi.
Servono occhi. Orecchie. E cuore.
Serve un po’ di fame di giustizia.
E forse, finalmente, un pò di sana disobbedienza.

Come al solito serve respirare, silenziare prendere consapevolezza.


Le domande del Guerriero silenzioso:

Chi sei davvero, quando nessuno ti guarda e la moda non ti detta chi essere?

Quanti dei tuoi desideri sono tuoi, e quanti ti sono stati infilati dentro senza che tu te ne accorgessi?

Quanto di “te stesso” sei disposto a sacrificare per sentirti accettato da chi non ti conosce nemmeno?

Hai mai avuto il coraggio di camminare per strada vestito solo di te stesso, senza etichette, senza maschere, senza paura?

Cambieresti modo di vestire se non esistessero like, giudizi e sguardi altrui?

Rinunceresti a un capo “alla moda” se scoprissi che è stato prodotto sfruttando persone?

Quanto sei disposto a pagare per sembrare qualcosa che “devi” essere.

Ti vesti per esprimere te stesso o per non essere escluso?

Hai mai scelto un capo solo perché lo sentivi tuo, anche se nessuno lo avrebbe approvato?

Ti sei mai guardato allo specchio e chiesto: “Questo sono io… o la versione che il sistema vuole di me?”

Quante delle tue scelte di stile sono davvero libere, e quante sono solo una gabbia ben confezionata?


Se quello che hai letto ti risuona rispondi alle domande, ponine di nuove o semplicemente… respiraci su…


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