Ogni croce dimenticata pesa su di noi, anche se non la vediamo.
Per ogni stazione una croce dimenticata. Una realtà nascosta sotto i tappeti persiani dell’Occidente benestante. Il Guerriero non giudica, osserva. E invita a guardare.

I STAZIONE – Gesù è condannato a morte
Oggi: Un neonato in Madagascar è condannato alla fame prima ancora di nascere. Non serve Pilato. Basta la sete.
Nel silenzio, il Guerriero ascolta il verdetto. È scritto nella sabbia, nel latte che non c’è, nel pianto che arriva asciutto come un pozzo senz’acqua..
[Fonte: UNICEF, World Food Programme]

II STAZIONE – Gesù è caricato della croce
Oggi: Un bambino in Congo solleva il peso del cobalto. Ha dieci anni e lavora per il nostro apparecchio ricaricabile.
Mentre premi il tasto d’accensione, qualcun altro ha già acceso l’inferno.
[Fonte: Amnesty International – “This is what we die for”, 2016]

III STAZIONE – Gesù cade la prima volta
Oggi: Un operaio minorenne in Bangladesh crolla su una macchina da cucire. Il capo deve essere pronto per la primavera.
Il Guerriero lo vede cadere, mentre l’Occidente si rialza col sorriso, indossando una maglietta a 5 euro.
[Fonte: Human Rights Watch – Abuses in Garment Factories, 2022]

IV STAZIONE – Gesù incontra sua Madre
Oggi: Una madre yemenita guarda il figlio morire di diarrea per acqua contaminata. Non ci sono lacrime, sono finite anche quelle.
Il Guerriero abbassa lo sguardo. Non per vergogna. Per rispetto.
[Fonte: OCHA Yemen Humanitarian Bulletin, 2023]

V STAZIONE – Simone di Cirene aiuta Gesù a portare la croce
Oggi: Nessuno aiuta il bambino siriano nel campo profughi. La croce la porta da solo, tra fango e filo spinato.
Chi guarda, spesso si volta. Anzi, sempre.
[Fonte: UNHCR Reports – Syrian Refugee Crisis]

VI STAZIONE – La Veronica asciuga il volto di Gesù
Oggi: In Sudan del Sud, non ci sono Veroniche. Solo mosche sul volto dei bambini.
Non serve asciugare il sudore. Serve acqua. Ma è merce rara.
[Fonte: Save the Children – South Sudan Water Crisis]

VII STAZIONE – Gesù cade la seconda volta
Oggi: Una bambina etiope cade mentre cammina 6 km per un secchio d’acqua. Troppo pesante. Troppo normale.
Il Guerriero sente il tonfo. Ma nessun notiziario ne parla.
[Fonte: WaterAid – Ethiopia Field Data]

VIII STAZIONE – Gesù incontra le donne di Gerusalemme
Oggi: Donne afghane piangono in silenzio. Non possono parlare, figuriamoci piangere in pubblico.
Il Guerriero ascolta quel pianto muto che trapassa le pareti delle moschee e dei centri commerciali.
[Fonte: Amnesty International – Afghanistan Women’s Rights 2023]

IX STAZIONE – Gesù cade la terza volta
Oggi: Un bimbo nigeriano crolla nel tunnel della miniera d’oro illegale. L’oro finirà in un gioiello da battesimo.
per un’altra ricorrenza da festeggiare in cambio di un’altra infanzia stroncata. Poi magari facciamo beneficenza ipocrita o adozioni a distanza firmate dalle nostre mani inanellate.
[Fonte: Human Rights Watch – Nigeria Child Labor in Mines]

X STAZIONE – Gesù è spogliato delle vesti
Oggi: Bambini di strada nelle favelas brasiliane vengono spogliati della dignità. Dei diritti. Della speranza.
Spesso anche della vita. Ma non fa notizia.
[Fonte: UNICEF Brazil – Child Exploitation Reports]

XI STAZIONE – Gesù è inchiodato alla croce
Oggi: Giovani donne rapite in zone di guerra, vendute come schiave. Inchiodate a un destino che non hanno scelto.
Ma nessuno ne parla e quando succede il mondo le dimentica in fretta. C’è un’altra bolletta da pagare, partita da seguire, star da idolatrare.
[Fonte: UNODC Global Report on Trafficking in Persons]

XII STAZIONE – Gesù muore in croce
Oggi: Ogni 10 secondi, un bambino sotto i cinque anni muore per fame. Sì, hai letto bene. 10 secondi.
Mentre leggiamo, due sono già andati. Forse tre. Ma chi tiene il conto?
[Fonte: FAO – The State of Food Security 2023]

XIII STAZIONE – Gesù è deposto dalla croce
Oggi: Una madre haitiana seppellisce suo figlio.
“Una vita spenta non per redimere il peccato, ma per alimentare il privilegio. Il nostro.”
[Fonte: Oxfam Haiti Reports]

XIV STAZIONE – Gesù è posto nel sepolcro
Oggi: In ogni baraccopoli, ogni notte, centinaia vengono posti in sepolcri senza lapide. Senza memoria. Senza rumore.
Vite passate tra fango e sfruttamento, tra fame e dignità calpestata.
Vite che sembrano non meritare un nome, perché disturbano la quiete dei nostri salotti.
Ma il Guerriero le vede. Le ricorda. Le onora nel silenzio.”

[Fonte: UN Habitat – Urban Poverty Data]
XV STAZIONE – Gesù risorge dai morti
Oggi: Ogni volta che apriamo gli occhi e scegliamo di non essere complici, qualcosa risorge. Magari la coscienza.
Il Guerriero sorride. Ma non si ferma. La via non è finita.

Il Guerriero Silenzioso non ha bisogno di cerimonie stanche, né di escursioni pianificate da turismo pasquale. Rifiuta pranzi a base di agnelli sacrificati. Non cerca il rumore dei cori ipocriti né le prediche in abiti sgargianti. Cerca la bellezza della natura, il dolce incanto del vento tra gli alberi, il respiro della terra. Nel silenzio.
Non si tratta di fede. Si tratta di realtà.
Questa Pasqua, il Guerriero invita a celebrare con occhi aperti. A scegliere. A non girarsi più dall’altra parte.
Perché la croce pesa anche quando non la vedi.
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