Mi dicono che sono forte.
Che ho la tempra.
Che ho la forza d’animo di chi non si lascia abbattere.
Ma la verità è un’altra.
Non è forza quella che vedete.
È il risultato di uno sguardo nato dove non volevo mai finire: quasi in fondo.
E dico quasi solo perché a quanto pare quel fondo non ha limiti.
Proprio come le vette.
Non c’è un punto preciso dove puoi dire “ok, adesso ho toccato terra”. No.
Puoi sempre affondare un po’ di più. E non esiste punto dove puoi dire “ok adesso sono arrivato, sono in cima” perchè c’è sempre un po’ di più.
Ma succede una cosa strana, lì sotto:
la realtà si fa più nitida.
Paradossalmente, vedi meglio.
Come se nel silenzio dell’abisso tutte le bugie smettessero di urlare.
Ti rendi conto che quello che conta davvero non è mai stato là fuori.
Non è nei numeri sul conto, né nel giudizio degli altri, né nei traguardi sbandierati su Instagram.
Quelle sono caramelle per addormentare gli umani.
Tu dal fondo le guardi, e capisci che sono solo zucchero colorato.
E non ti serve più.
Perché hai fame d’altro.
Hai fame di cose vere.
Sentimenti autentici.
Gesti semplici.
Silenzi pieni.
Hai fame di quella roba che non si misura, che non si compra , che no si vende, che non si tocca, ma che si sente, si dona, si respira.
Hai fame di pace.
Quella vera. Quella interiore.
Non quella che ti vendono nei discorsi di chi manda altri a morire per difendere il proprio potere.
E cominci a vedere gli attaccamenti.
Tutti, nessuno escluso.
Li riconosci subito: sono quelli che ti stringono il petto quando li stai perdendo.
La relazione tossica, l’immagine di te riflessa negli altri, la bella vita, la casa , la mcchina, la vacanza , il posto fisso, il conto in banca, l’ultimo smartphone, i social, il calcio, la palestra, l’estetista e potrei continuare all’infinito. Illusioni che ti sei raccontato per sopravvivere.
Le senti. Le osservi.
E anche se ti fanno male… inizi a lasciarle andare.
Non perché sei un illuminato.
Ma perché non ti servono più.
Ogni passo per liberartene costa dolore.
Il corpo tira, la mente si ribella.
A volte ti svegli e vorresti solo dormire ancora.
Ma poi arriva lei.
Quella forza silenziosa.
Quella che non ti grida “forza!”, ma ti sussurra: “ci sono”.
Quella che non viene dalla testa, né dai muscoli, ma dal cuore.
Dal centro più profondo di te.
Quello che non è mai stato toccato da nessuno, nemmeno quando tutto fuori crollava.
E quella forza ti fa camminare.
Anche se sei piegato.
Anche se non hai un piano.
Anche se il mondo ti rema contro.
Cammini.
Perché senti che ogni passo, ogni fatica, ogni respiro dentro il vortice…
è già parte di quello che verrà.
Anzi, è già adesso.
Perché la verità — come la libertà, come l’amore vero — non è mai in un futuro immaginato.
È tutta qui.
Nel modo in cui stai, anche mentre crolla tutto.
E allora no, non sono forte.
Sono solo uno che ha visto da vicino ciò che conta davvero
e che ora non riesce più a fingere di non sapere.
E tu cosa ne pensi? Parlami dei tuoi ” rumori di fondo”..se vuoi
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