Può finire un amore?

È una domanda che ci facciamo quando qualcosa si spezza, quando sentiamo il vuoto dove prima c’era calore. Ma forse la vera domanda non è se può finire… bensì: era davvero amore?

Quando amiamo davvero, non scegliamo cosa amare. Non possiamo dire “amo questa parte di te, ma questa no”. L’amore non funziona così. L’amore abbraccia anche quello che non capisce, quello che spaventa, quello che irrita. È irrazionale. Non serve una ragione per amare, e non serve nemmeno che tutto sia chiaro, bello, luminoso. Si ama anche ciò che non si riesce a spiegare. E si ama comunque.

Quando un amore finisce, allora, bisogna guardarlo bene in faccia. Non per condannarlo, ma per vederlo per ciò che è stato. Magari era solo un frammento. Un tentativo. Un bisogno travestito. Un’illusione. Una bellissima proiezione. Tutto legittimo, tutto umano. Ma amore… forse no.

L’amore vero non ha una forma precisa, ma ha un’impronta inconfondibile. Non lo puoi spegnere. Non puoi decidere di non amare più. Puoi allontanarti, puoi scegliere di non restare, puoi proteggerti… ma dentro, qualcosa continua a vibrare. E non è attaccamento. È una fiamma. Può non scaldarti più, ma non si spegne.

Molti dicono che l’amore per un figlio è diverso, superiore, unico. Ma io non ci credo. L’amore è amore. Se non riesco ad amare chi ho accanto con la stessa dedizione, la stessa profondità, lo stesso senso di “tu sei parte di me”, allora non sto amando. Sto facendo qualcos’altro. Sto volendo bene, sto cercando qualcosa, sto riempiendo un vuoto… ma non sto amando davvero.

L’amore è uno. Non fa distinzioni. Cambia il modo in cui si manifesta, certo. Ma non l’essenza. E se è davvero amore, non può finire. Perché non dipende da ciò che l’altro fa, non ha a che fare con il comportamento, con il tempo, con le circostanze. L’amore vero si radica nell’essere. Ed è proprio per questo che non si può forzare, né creare a comando. E nemmeno distruggere.

Possiamo camuffarlo, reprimerlo, allontanarci da lui… ma quando c’è stato, resta. Magari muto. Magari silenzioso. Magari sepolto sotto le macerie di una storia finita. Ma resta. Come una verità che non ha più bisogno di parole.

E allora no, l’amore non finisce. Se finisce, non era amore.

Era un’altra cosa. Magari bellissima, magari travolgente. Ma un amore che muore… non è mai nato davvero.



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