Sicurezza sul lavoro: arrivano i milioni (e lo sconto penale per i bravi imprenditori)

Per il governo è una svolta. Per chi lavora, forse solo un’altra promessa in PowerPoint.


Pioggia di soldi (a patto che tu sia un’impresa e abbia pazienza con la burocrazia)

Giorgia Meloni ha annunciato 650 milioni di euro aggiuntivi per la sicurezza sul lavoro, da sommare ai 600 già in circolo via INAIL. Totale: 1,25 miliardi. Applausi.

Ma attenzione: questi soldi non finiscono in dispositivi salvavita, ispettori, corsi obbligatori o segnaletica nei cantieri. No. Sono contributi a fondo perduto (in parte) solo se l’imprenditore investe pure di tasca sua. Come dire: “Ti do una mano, ma solo se inizi tu”.

Quindi, niente pioggia dall’alto, ma un bel bando complicato, con documenti, requisiti, assi di finanziamento e limiti. E chi non ha un consulente del lavoro bravo o voglia di combattere con i moduli digitali… beh, buona fortuna.


Il “benefit penale”: se sei stato bravo, puoi sbagliare senza troppa ansia

La proposta più succosa (o indigesta) è quella del Ministero della Giustizia: se l’azienda ha dimostrato di essere “virtuosa” in tema sicurezza, in caso di incidente risponde solo per colpa grave. Una specie di bonus fedeltà, come al supermercato.

Quindi se scivola un operaio su una passerella mal fissata, ma l’imprenditore aveva fatto il corso sulla sicurezza sei mesi prima e c’era la cassetta di pronto soccorso in ordine… magari se la cava. Perché in fondo, ha fatto del suo meglio, no?

Ironia amara: si sta premiando chi fa il minimo sindacale — mentre i lavoratori continuano a morire in media uno ogni giorno.


Sindacati convocati l’8 maggio: la fotocopia di ogni anno

Sì, ci sarà un incontro con le parti sociali l’8 maggio. Sì, si parlerà di sicurezza. E sì, è probabile che si esca con un comunicato congiunto, buoni propositi e magari un altro tavolo da aprire.

Nel frattempo, però, gli ispettori restano pochi, i controlli scarsi, e in troppi luoghi di lavoro la sicurezza è ancora vista come un lusso, non una regola.


Nel frattempo, ci si azzuffa pure sui salari

Meloni dice che i salari reali stanno finalmente salendo. Elly Schlein ribatte che, secondo l’ISTAT, sono ancora sotto dell’8% rispetto al 2021. Chi ha ragione? Probabilmente entrambi… o nessuno. Di sicuro, se la paga sale ma nel frattempo rischi di farti male o peggio sul lavoro, non stai vincendo un granché.


Conclusione :

Sì, i fondi ci sono.
Sì, ci sono buone intenzioni.
Ma in fondo, sembra sempre la stessa storia: tanta scena, poca sostanza strutturale. La sicurezza sul lavoro resta la sorella povera delle priorità politiche. Tirata fuori a primavera, archiviata d’estate, rimpianta a ogni tragedia.

Nel Paese dove si mettono le pezze sui buchi, questa è solo l’ultima toppa. Speriamo almeno che tenga.



Tags:


Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *