Non urla.
Non marcia.
Non si mette in mostra.
Non chiede consenso, né approvazione.
È un guerriero.
Silenzioso.
Guarda il mondo com’è.
Dritto negli occhi.
Riconosce le sue luci e le sue ombre.
Respira sulle sue dissonanze.
Non volta lo sguardo.
Non si ritira. Resta.
E combatte.
Accogliendo.
Con il silenzio.
Con la presenza.
Con la consapevolezza.
Guidato dalla luce dell’amore.
Quell’amore universale di chi si è guardato dentro,
ha trovato la propria luce
e ora prova a portarla fuori,
ascoltando la voce della coscienza.
In mezzo al rumore del mondo,
sceglie il silenzio.
Ma è un silenzio pieno.
Denso.
Vivo.
È un silenzio che ascolta,
accoglie,
osserva.
E poi si muove.
Quando serve.
Come serve.
Dove serve.
Non ha padroni.
Non segue profeti.
Non aderisce a dogmi.
Ha imparato a discernere,
a sentire,
a pensare con il cuore.
Sa che nessun sistema potrà mai salvarci…
se prima non ci salviamo dentro.
Se prima non ci svegliamo.
Uno a uno.
Silenziosamente.
Non promette salvezza.
Non vende ricette.
Non offre miracoli.
Ma mostra un cammino.
Il suo.
È radicato nella coscienza.
Si nutre di presenza.
È guidato da una verità che viene dal profondo:
la sua verità.
E la custodisce.
Il Guerriero Silenzioso non si proclama tale.
Lo è.
Nel modo in cui vive.
Nel modo in cui cade.
Nel modo in cui si rialza.
Nel modo in cui resta.
E se senti queste parole vibrare dentro…
Forse lo sei anche tu.
Non serve dirlo.
Non serve dimostrarlo.
Basta esserlo.
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