DIO

Questo articolo è liberamente ispirato agli insegnamenti trascritti dal Cerchio Firenze 77, un gruppo spirituale italiano attivo tra gli anni ’50 e ’80, noto per le sue comunicazioni medianiche con entità come Kempis. Le trascrizioni di queste riunioni sono state magistralmente raccolte da Paolo Franceschetti nell‘Opera Omnia, un compendio che raccoglie tutte le riunioni dal 1950 al 1984


Riunione 1 – 15 Gennaio 1950
Dio. Kempis.
Iddio è l’Aleph e il Tau, l’Alpha e l’Omega, la “A” e la “Z”; il principio e la fine, il
bene e il male, lo Spirito e la materia, il Tutto, nel Tutto, Tutto è in Lui; il male
personificato non esiste. Chi nega questo diviene necessariamente politeista. Satana
personificato in un Angelo ribelle non può esistere, perché torturando e punendo chi è
andato contro Dio servirebbe Dio e non sarebbe più un ribelle a Dio. Esistono invece
due forze che sono contrarie ma non sono mai opposte; voi le chiamate bene e male, ed
io le posso raffigurare nella natura in regno vegetale e regno animale. Ciò che assorbe
l’uno, ossia il carbonio, è rilasciato dall’altro, ossia; l’uno assorbe il carbonio e rilascia
l’ossigeno, l’altro utilizza l’ossigeno e rilascia il carbonio.
L’assenza del male determinerebbe l’assenza della libertà senza della quale non v’è
coscienza; tale coscienza non si acquisisce però sottraendosi a una di queste due forze
attrattive ma essendone consapevoli.


Dio quindi non è solo una parte delle cose, ma è proprio tutto quello che esiste. Lui è l’inizio e la fine, il bene e anche quello che noi chiamiamo male. In pratica, non c’è niente al di fuori di Lui. Per questo motivo, l’idea del diavolo come un angelo cattivo che fa guerra a Dio non ha molto senso. Se ci pensi, se questo diavolo punisse le persone che fanno del male, in realtà starebbe facendo il lavoro di Dio, cioè fare giustizia. Quindi, se fa il lavoro di Dio, non può essere suo nemico. È un po’ un ragionamento contorto, ma fa capire che forse abbiamo sbagliato a immaginarcelo come un nemico separato. Allora, come funziona? Il testo dice che quello che chiamiamo bene e male in realtà sono come due forze della natura, che sembrano contrarie ma che in realtà lavorano insieme. Fanno come le piante e gli animali. Noi animali respiriamo l’ossigeno che producono le piante e buttiamo fuori anidride carbonica. Le piante, invece, prendono la nostra anidride carbonica e la trasformano di nuovo in ossigeno per noi. Uno ha bisogno dell’altro per vivere. Allo stesso modo, il “bene” e il “male” sono necessari l’uno all’altro. Perché? Perché senza la possibilità di scegliere il male, non esisterebbe la vera libertà. E senza la libertà di sbagliare, non potremmo mai diventare veramente consapevoli, non potremmo crescere dentro. Quindi, il segreto non è cercare di cancellare il male, ma rendersi conto che esiste, capire che fa parte del gioco della vita, e imparare a scegliere con consapevolezza. La nostra crescita non sta nel fuggire da una parte, ma nel comprendere come tutto sia collegato in un unico, grande disegno.


“Il vero guerriero non teme l’ombra né la luce, perché sa che entrambe sono strumenti della stessa realtà. Non cerca di cancellare il male, né di applaudire solo il bene. Agisce con consapevolezza, sceglie con discernimento e cammina nel mondo con il cuore saldo, riconoscendo che ogni passo, ogni errore, ogni vittoria fa parte del grande disegno. In silenzio, diventa maestro di sé stesso, e attraverso la sua presenza calma e ferma, riflette l’armonia nascosta che pervade tutto ciò che esiste.”



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