Uno, Nessuno, Centomila Respiri

(di un guerriero senza volto)

Io sono l’Uno che si spezza nel vento,
il Nessuno che danza tra le ombre,
il Centomila che tace
nel fremito del mondo.

Non ho spada,
non ho scudo.
Solo il respiro—
filo d’argento tra gli abissi,
lama sottile che recide il rumore.

Mi chiamano vuoto.
Ma il vuoto è pieno di battiti.
Mi dicono assente.
Eppure, il mio passo è
nel respiro del sole.

Guerriero di silenzio,
costruisco altari nell’aria.
Ogni esalazione è un addio.
Ogni inspirazione, una rinascita.

Non cerco volti.
Non fermo nomi.
Sono la pausa tra due grida,
il varco dove la luce si posa
prima di dirsi.

Uno. Nessuno. Centomila volte.
Mi disfo e mi ritrovo
nel soffio che non ha storia.

E quando il vento mi chiederà conto,
gli mostrerò il mio unico scrigno,
un cielo vuoto,
dove ogni ferita
è già volata via.


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