Chi ho amato?
Ho amato te.
Il suono della tua voce che mi accarezzava,
i gesti che danzavano nell’aria,
la maschera dolce che indossavi ogni giorno.
E poi?
Poi ho amato ciò che sfuggiva agli altri:
le crepe nella tua armatura,
i pensieri che tremavano sotto la pelle,
i silenzi pieni di significato.
E poi ancora?
Ho amato me stesso in te,
il riflesso di chi volevo essere,
il modo in cui i tuoi occhi mi disegnavano migliore,
il calore che mi faceva sentire vero.
E infine?
Ho amato il noi,
quella fragile costruzione fatta di sguardi e promesse,
un rifugio contro il rumore del mondo.
Ma allora, chi ho amato?
Me stesso.
L’idea di me che sbocciava tra le tue braccia.
E quando il tempo ha strappato via l’illusione,
mi sono voltato,
e non c’ero più.

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