Un grazie pubblico a Fabio Frabetti e Border Nights

Qualche giorno fa ho deciso di scrivere a Fabio Frabetti, conduttore di Border Nights, per ringraziarlo. Border Nights è un programma settimanale condotto da Fabio su Web Radio Network. Non è solo una trasmissione radio: è uno spazio libero dove si ascoltano voci non allineate, si affrontano temi fuori dal coro, si parla di attualità ma anche di spirito, coscienza, realtà alternativa. È una voce che accende pensieri dove tutto il resto tace. Se oggi esiste il blog del Guerriero Silenzioso, se ho trovato la forza di dare voce a quello che mi viene da dentro, lo devo anche a lui e alla sua trasmissione.

Non mi aspettavo nulla in cambio. Ma Fabio mi ha sorpreso. Ha letto il mio messaggio in diretta, durante l’ultima puntata. L’ha fatto con rispetto, con cuore. Ha colto l’essenza di ciò che avevo scritto, e questo per me ha un valore enorme.

Devo molto a Border Nights, ma soprattutto a lui. A un giornalista che ha ancora il coraggio di essere libero, aperto e soprattutto, capace di ascoltare. Anche dove gli altri non arrivano.

E allora sì, Fabio, anch’io ti rispondo allo stesso modo. Attraverso lo strumento che più amo e con cui mi sento a mio agio: la scrittura, questo blog. E aggiungo questo:
Border Nights è stata importante anche perché , come ho scritto nella mail che ti ho mandato , mi ha fatto sentire “meno pazzo”. Ed è proprio qui che voglio soffermarmi.

Molte volte ciò che ci nasce da dentro, dal profondo, è talmente dissonante rispetto alla realtà che ci circonda, da farci paura. Lo mettiamo in un cassetto. Lo rinneghiamo. Ma capire che là fuori ci sono persone che provano lo stesso, che pensano come te o che almeno hanno il coraggio dei propri veri pensieri, è pura energia. Ti dà coraggio. Ti fa capire che non sei solo.

Se tutti riuscissero ad ascoltare quella voce che ogni giorno chiede spazio , quella voce che sta tra un respiro e un silenzio , il mondo sarebbe più vero. E tanto, se non tutto, di ciò che oggi ci opprime, sparirebbe in un istante.

Sarebbe un mondo libero, creativo, tremendamente reale.

Dare respiro ai propri veri pensieri – quelli autentici, scomodi, a volte fulminei come un respiro, altre volte profondi e articolati – è possibile. È necessario.
In un mondo-farsa, dove chi detiene il potere fa ciò che vuole, quando vuole e come vuole, persino i pensieri più semplici che ci accompagnano tutto il giorno non sono nostri. Sono imposti. Programmati.

Riconoscerli è già un atto di libertà.

E Border Nights aiuta a fare proprio questo. Ti apre gli occhi. Ti fa ascoltare voci vere. Ti fa percepire quanta verità può emergere dalle persone. Persone normali, come te, come me, ma con il coraggio di dire ciò che sentono.
E quando capisci che non sei solo, che non sei pazzo, che quello che senti nel profondo è condiviso da altri, allora ti rialzi.
Ti ritrovi.
E cominci davvero a respirare.

C’è un po’ di malinconia, lo ammetto, nel vedere questa stagione radiofonica avvicinarsi alla fine. Ma so che ne stai già immaginando un’altra. So che arriveranno nuove idee, nuove voci, nuovi volti, nuove storie, nuove notti.

Continua così.

Il Guerriero Silenzioso.



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